Oltre l’architettura: tra creazione e meditazione
Sperimentazione, percorso, rispetto, empatia, ricerca, emozione, pausa, flusso, forma.
Sono queste le parole chiave che hanno guidato il primo appuntamento della rassegna laboratoriale “Oltre l’architettura. Tra creazione e meditazione”, organizzato dall’Ordine e Fondazione degli architetti di Catania sabato 22 aprile 2023 nel cortile storico del Convitto Cutelli.
L’evento, ha permesso ai partecipanti di andare oltre gli aspetti meramente tecnici e burocratici del lavoro dell’architetto, per recuperare e mettere di nuovo al centro il potenziale creativo di ogni professionista.
Ermelinda Gulisano, archcoach e membro del Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione etnea ha fornito alla rassegna il suo prezioso contributo sia durante il processo di preparazione dell’appuntamento laboratoriale, che nel corso dell’intera giornata.
“Ho facilitato il gruppo di colleghi – racconta Ermelinda – che hanno lavorato come un team. Attraverso le tecniche di Programmazione Neurolinguistica mi sono concentrata sul fare loro delle domande precise, per consentire a ciascuno di ritrovare la spinta creativa all’interno del viaggio unico, che ogni architetto ha bisogno di percorrere, dall’idea alla sua realizzazione concreta. Il percorso che ci ha portato alla realizzazione dell’evento ci ha permesso di far emergere valori e parole condivise e proprio attraverso questi mezzi sono emerse le caratteristiche distintive e peculiari di ciascuno, che in maniera complementare, hanno costruito e arricchito il lavoro di squadra”. Proprio le parole rispetto, sperimentazione e scoperta sono state messe in condivisione con i partecipanti come emozioni da sentire e percepire.
Recuperare lo spazio puro dell’immaginazione, per attingere alla propria visione interiore è stato il fulcro dell’intervento pratico che Ermelinda Gulisano ha messo a disposizione dei partecipanti.
“Ho guidato un esercizio di visualizzazione – continua Ermelinda – utile per tutti coloro che desiderano progettare qualcosa che può davvero cambiare in meglio il mondo. Ho messo a disposizione uno strumento di allenamento per accedere rapidamente alla parte creativa del nostro cervello, molto utile per tutti coloro che devono costantemente destreggiarsi tra norme e competenze tecniche. Perché il rischio è ritrovarsi ad attivare e ipersollecitare soltanto la dimensione razionale, allontanandoci dalla possibilità di andare oltre, attraverso la creatività. Per farlo come architetti abbiamo bisogno di prenderci una pausa dalla quotidianità, uno spazio di silenzio e ascolto profondo che dà vita alla creazione”.
Nel corso della giornata Ermelinda Gulisano ha analizzato e preso a modello le opere dell’architetto Marcello Sestilo, come esempio tangibile del professionista che sa concedersi le giuste pause per immaginare, andare oltre, creare e immergersi nell’unicità del suo flusso creativo.
“Serve silenzio – conclude Ermelinda – e insieme nutrimento. Ogni architetto, per creare ciò che lo rappresenta ha bisogno di nutrirsi di bellezza, cultura, competenza, concedendosi stimoli e orizzonti nuovi”.
“Oltre l’architettura. Tra creazione e meditazione” proseguirà: “Non ci fermiamo. Ci incontreremo una volta al mese – afferma Ermelinda Gulisano – continuando a immaginare cosa questa rassegna laboratoriale potrà diventare e donarci”.